Quando le macchine amano l’AMBIENTE
"Macchina compatta, silenziosa ed efficiente. Elevata portata in
aria libera (Fad), con incrementi fino al 12% rispetto alla precedente
gamma. E’ in grado di erogare la portata equivalente a quella di
macchine due taglie di potenza superiori presenti nel mercato. Questi
alcuni “plus” del nuovo compressore GA VSD+ di Atlas Copco, frutto in
investimenti in sviluppo e ricerca per prodotti che copiano la natura."
Benigno Melzi d’Eril
Non ci poteva essere occasione migliore – ci riferiamo alla Hannover
Messe dello scorso aprile – per promuovere, da parte di Atlas Copco, una
gamma di compressori di nuova concezione, sul mercato da aprile 2013.
Ne parliamo, in questa intervista, con Fabio Tarantola, Business line
manager Industrial air di Atlas Copco.
Nuova gamma
“La nuova gamma GA VSD+ di compressori rotativi a vite con motore a
magneti permanenti a velocità variabile raffreddato a olio, entrata sul
mercato ad aprile 2013 – inizia Fabio Tarantola - ,ha fatto registrare,
nello stesso mese del lancio, un numero di unità vendute da record,
ovvero +600% rispetto alla vendita di macchine analoghe nell’anno
precedente. E l’Italia è risultata al 4° posto nel mondo in questa
particolare classifica, a dimostrazione dell’esigenza di novità espressa
dal mercato”.
Quali i criteri costruttivi impiegati?
“Atlas Copco ha introdotto nuovi criteri nel costruire queste
macchine, usando componentistica Atlas Copco, come il motore IP 66, a
magneti permanenti con accoppiamento diretto; la configurazione
verticale ha ridotto l’ingombro in pianta. Frutto di tutto ciò sono i
60x60 cm di ingombro in pianta di una macchina da 15 kW. Il tutto è
stato testato sul campo per ben 4 anni nelle condizioni di impiego più
gravose con eccellenti risultai di affidabilità”.
Ma c'è dell'altro...
“Il motore a magneti permanenti montato a bordo ha una grande
velocità di adattamento al variare della frequenza di alimentazione. Il
compressore è completamente raffreddato dall’olio, che prima lubrifica i
cuscinetti del motore per poi raffreddare la camicia del motore, quindi
lo stadio di compressione per essere successivamente raffreddato a sua
volta tramite un radiatore (aria-olio) posizionato nella parte superiore
della macchina. Lo sviluppo verticale permette di ricavare spazi per
l’alloggiamento interno di optional e di setti di separazione che,
opportunamente posizionati, portano la pressione sonora a 64 dBA”.
Un "meccano" difficile da montare?
“Tutt’altro, proprio perché GA VSD+ è una macchina modulare. A titolo
d’esperimento, per dimostrare la facilità d’assemblaggio, a Düsseldorf
sono stati consegnati i pezzi da montare a un gruppo di manager, non
certo avvezzi a operazioni fa officina, i quali, con il manuale
d’istruzioni e gli attrezzi normali, sono stati in rado di assemblare il
tutto in 50 minuti. La configurazione della macchina, inoltre,dà la
possibilià do alloggiare degli optional, come il sistema per il recupero
dell’energia termica dell’olio di raffreddamento, l’essiccatore o altra
componentistica”.
Efficienza energetica
Ma come stiamo in fatto di consumi?
“Si
tratta di una macchina compatta, silenziosa ed efficiente. Il
compressore offre una portata in area libera (Fad) elevatissima, con
incrementi fino al 12% ed è caratterizzato da una straordinaria
efficienza energetica: richiede, in media, il 50% in meno di energia
rispetto a un compressore analogo con funzionamento a velocità fissa.
Questo nuovo tipo di compressore, con azionamento a velocità variabile
controllata, è adatto, poi, alla maggior parte delle applicazioni
industriali e intende offrire il suo sostanziale contributo alla green
economy, consentendo di fare un passo avanti verso un industria più
sostenibile e permettendo ai clienti un sostanzioso risparmio energetico
tramite, appunto, i due fattori appena citati: efficienza e
affidabilità”.
Insomma, come si suol dire, una macchina "sostenibile"...
“Indubbiamente. Una caratteristica particolare, ad esempio, è
rappresentata dalla forma della ventola per il raffreddamento che nasce -
come tutta la macchina, nell’ottica della sostenibilità ambientale –
dall’osservazione del volo del rapace più silenzioso esistente in
natura: la civetta. Infatti, la conformazione della parte inferiore
della paletta è zigrinata ed è dotata di una winglet, proprio come nella
parte terminale delle ali degli areoplani per impedire il reflusso
dell’aria da dove la pressione è maggiore a dove è minore. Ciò consente
una efficienza maggiore della paletta, oltre a determinare grande
silenziosità. Insomma, si tratta della autentica macchina “work place”.
Frutto della ricerca
Prodotti così evoluti presuppongono investimenti in ricerca…
“I
componenti e le parti che costituiscono il nuovo GA VSD+ - quali il
motore, la trasmissione, il sistema di raffreddamento e il design
generale – sono progettati e realizzati con le più recenti tecnologie e
sono protetti da brevetti esclusivi Atlas Copco.
Le ricordo che le macchine con brand Atlas Copco sono figlie di
investimenti in R&D per il 2,3% del fatturato mondiale del marchio
che nel 2012 è stato, per la sola Business area CT (Compressor
Tecnique) pari a circa 9,5 miliardi di euro. Nel bilancio 2012 viene
riportato un grafico che evidenzia il consumo specifico di energia e di
CO2 per unità prodotta ed immessa sul mercato, di cui si vede come
all’aumento della produzione corrisponda una diminuzione di consumi
specifici”.
Insomma, grande attenzione all’ambiente…
“Quando il marchio Atlas Copco investe in innovazione ha sempre
presente che deve essere fatto un bilancio ambientale. Non a caso, Atlas
Copco è classificata tra le prime 100 “more sustainable company” del
mondo, piazzandosi in diciottesima posizione. Tornando al prodotto, del
nuovo GA VSD+ è previsto, per fine anno, un ampliamento di gamma, in
modo da raggiungere i 37 kW di potenza”.
Tra i “Global 100” della sostenibilità
Durante il Forum Mondiale dell’Economia di Davos, Atlas Copco è
stata confermata all’interno del rank delle prime 100 imprese
sostenibili al mondo, una classifica che evidenzia le compagnie più
capaci di garantire crescita produttiva a fronte di un utilizzo più
contenuto delle risorse. Atlas Copco occupa il 18° posto di questa
classifica graduatoria, che “premia il suo fondere un atteggiamento
socialmente e ambientalmente responsabile con la crescita dei profitti”.
Gli esempi più recenti sono le nuove fabbriche di compressori in
India e in Cina, costruite con la tecnologiaLeed (Leadership in Energy
and Environmental Design). Gli impianti di produzione di Pune, in India,
sono stati inaugurati il 21 febbraio. Lo stesso giorno in cui Atlas
Copco celebrava i suoi 140 anni di storia e leadership industriale.
La Global 100 List viene presentata anualmente dal Forum Economico
Mondiale di Davos e si basa sulla selezione di 4.000 imprese provenienti
sia dai mercati sviluppati sia da quelli emergenti. Ed è ben la settima
volta che Atlas Copco viene inclusa in questo prestigioso rank.